La mia davanti acrobazia al Fish&Chips fu nel 2017, alla seconda pubblicazione, grazie verso certi voce amica in quanto me l’aveva consigliato.
Quest’anno ho avuto il piacere di tornare e intervenire alla quarta copia del sagra, conclusa alcuni anniversario fa, ritrovando una espressione cresciuta, con l’aggiunta di varia ma animata costantemente dalle stesse buone energie.
Il Fish&Chips e il festa musicale multirazziale di cinematografo afrodisiaco, unitamente luogo per Torino. Una manifestazione dai mille colori e impiego: cortometraggi, lungometraggi, incontri, mostre, officina e feste! Interprete indiscussa e la erotismo, indagata con ogni suo anfratto. «Il genitali che esplorazione, il erotismo che chiaro, il sesso mezzo sovraesposto bensi allo uguale periodo moderatamente raccontato e spiegato.»
Ed e appunto corrente il affascinante del Fish&Chips, che riesce al momento verso manifestare alcune cose di originale sul erotismo, argomento adesso discusso dovunque. Una quattro giorni di pura e massima licenza. E’ emancipazione di aria e di collaudo, quella cosicche ho visto al cinema vertice frammezzo a una riflesso e l’altra e quella in quanto ho respirato per le vie di Torino, negli spostamenti entro il BlahBlah e lo Spacenomore.
Malauguratamente mi sono persa il dominatore di quest’anno oasis dating italia, il pellicola Sex Tape, del coordinatore francese Antoine Desrosieres, una simulazione anticonvenzionale sullo slut shaming, la esercizio di far apprendere in sbaglio e vergognare una cameriera affinche si e abbandonata ad atti sessuali non tradizionali. Presentato verso Cannes 2018, Sex Tape ha vinto quest’anno il riconoscimento miglior lungometraggio.
Singolo dei pochi presenti in Italia, complesso al’Hacker Porn lungometraggio Festival di Roma
Ho avuto piuttosto il piacere e la fortuna di assistere The Artist and the Pervert, sorteggiato del somma alla sistemazione VOLTA- THE BODY OF SEX. I due – cosicche all’apparenza sono agli antipodi: lui giallo, sbiadito, muto, indefinibile; lei scura,rumorosa, invadente – sono legati da un denuncia sadomaso, ove lui e il padrone e lei la slave. Un rapporto di amore, di devozione completa incontro l’altro, affinche supera i limiti del tabu del sesso e razziale.
Il documentario, volto da Beatrice Behn e Rene Gebhardt, racconta una scusa d’amore bizzarra e colma di amore, con il noto compositore teutonico George Haas e l’attivista e kinky educator afroamericana Mollena
Dei cortometraggi durante prova, in mezzo a i quali ha vinto AFTER THE CONVERSATION di Renan Brandao, ho permesso la riflesso CORTI XXX di sabato dopo pranzo. Si passa da scene di crusing durante un sepolcreto di Londra per Tribute, da quelle di voyeurismo con un sede di battuage per Lemon Taste, verso scene piu intime e casalinghe, che quella di The End ovverosia di Triple P: Political Pussy Pounding. Degno di popolare ho trovato il conciso Scotch Egg di Bruce LaBruce, perche ci fiera una cameriera etero insieme un bramosia un po’ caratteristica: convenire erotismo unitamente un adulto lesbica. E quale casa migliore qualora non un leather mescita? Entro cuoiame, fruste, fist fucking, la protagonista trova la sua quantita determinata di aggradare.
Tantissime le iniziative interessanti verso cui mi sarebbe piaciuto partecipare, partendo dal “Workshop sull’eiaculazione in fiche”, manifattura ideato da Pornoterrorista, Diana J. Torres e intitolato alla al momento misteriosa esercizio dello squirting; all’incontro sull’evoluzione del pornografico, attraverso cercare l’evoluzione e i cambiamenti negli anni del tipo erotico.
Una carcere, un ottomana, lunghi vestiti da serata appesi alle pareti, una scranna e un scrittoio. Si presenta simile la scenografia dello spettacolo Griselidis – Memorie di una sgualdrina di Coraly Zahonero, andato in scena al pubblico della consorzio di Milano la occhiata settimana.
Inaspettatamente Griselidis, interpretata dall’attrice Serra Yilmaz, in quanto insieme i suoi capelli glauco infiammato mezzo i suoi occhi, sta china sul tavolo verso compitare. Alza lo guardata, lo cima al collettivo, scosta la sgabello e si alza. Inizia dunque un lungo e graffiante soliloquio, tratto da una scusa vera, quella di Griselidis Real, scrittrice, pittrice e passeggiatrice militante di origine svizzera.